Perché dovresti smetterla col trading online


Anche io ho avuto la mia parentesi “trading online“.

Sono tra quegli sveglioni che hanno comprato Bitcoin durante il rally di fine ’17 per poi vendere al primo drawdown.

Ma questa storia della speculazione finanziaria mi aveva eccitato e ho continuato per anni a cercare di approfondire e praticare.

Dico “cercare” perchè il 99.9% dei contenuti, dei formatori e delle piattaforme che si trovano online sono puro scam.

Il mio percorso è stato quello di molti, da Bitcoin su Coinbase sono passato a tradare crypto su Kraken. Poi, nella speranza di trovare mercati meno volatili, sono passato ai CFD, prima su Plus500 poi con la Metatrader. Per poi scoprire l’analisi volumetrica e passare ai futures degli indici americani.

Tutto questo nei ritagli di tempo, dopo lavoro, dopo la famiglia, diluito in tre anni di vita. Credo di aver buttato almeno un paio di migliaia di euro tra esperimenti falliti, piattaforme e formazione. Almeno.

Non voglio pensare, per pietà verso me stesso, che il tempo sia stato totalmente buttato: alla fine è grazie al trading che mi sono avvicinato ai mercati e di conseguenza alla finanza personale. Che invece è una cosa seria.

Insomma, oggi che ne sono uscito, come un tossico, mi piacerebbe lasciare qualche punto di ingresso per chi si ritrova un po’ in questo mio percorso.

Nessuna tecnica funziona

Ogni formatore ti racconterà che la tecnica X non funziona e devi imparare la tecnica Y. La verità è che nessuna tecnica funziona.

Esistono delle inefficienze sulle quali si può fare speculazione, ma sono rare, complesse, temporanee.

Quindi non può esistere un pattern ricorrente.

Ci sono dei piccoli edge che si possono sfruttare, a livello puramente probabilistico, che alla fine si riducono ai semplici concetti di supporti e resistenze.

Ma non è questo il punto.

Puoi anche trovare il modo di portare le probabilità ad un 60/70% dalla tua parte, il problema è cosa succede la volta che perdi.

Per non parlare dei cigni neri, che esistono, e possono tranquillamente vanificare mesi di profit in poche manciate di minuti. O rovinarti la vita.

In balia dei Bias

Se come me, anche tu, sei un essere umano, allora non puoi prescindere dalle distorsioni del tuo cervello.

Nel trading lo schema generalmente è questo:

  • Fai un primo trade, vai in attivo
  • Ne fai un altro, ancora in attivo
  • Fai il terzo trade positivo e ti convinci di saper prevedere i mercati (overconfidence bias)
  • Fai un quarto trade, magari aumentando la size, ti gira contro e dimezzi il profit giornaliero
  • Vuoi recuperare la perdita e torni subito a mercato (loss aversion bias). Perdi ancora

Ripeti lo schema finchè il profit è a zero, o di poco positivo. Nel frattempo il numero di operazioni è andato alle stelle e di conseguenza anche le commissioni per il broker.

E poi c’è il survivorship bias dei formatori, ma lasciamo perdere.

Qualcuno, però, vive di trading

Sì, sono pochi ma esistono. E allora come fanno?

Hanno migliaia di ore di esperienza davanti ai book di negoziazione.

Conoscono in maniera maniacale gli strumenti che tradano e operano con size talmente ridicole, rispetto al proprio capitale, da poter ridurre al minimo le emozioni e di conseguenza i bias.

Sono in grado di scovare e sfruttare le piccole inefficienze del mercato nei brevi periodi in cui si presentano.

Ma può questo essere trasferito o insegnato? Penso proprio di no.

Può il paper trading essere una buona palestra dove acquisire questa esperienza? Penso proprio di no.

Il mio consiglio, se proprio vuoi una vita davanti ai grafici senza creare alcun valore, è di concentrarti su un solo strumento finanziario. E passare per una prop house.

E il trading sistematico?

Non lo so. Penso però che se funzionasse davvero il concetto di backtesting tutti gli hedge fund sarebbero profittevoli.

La morale

Questa è l’insolita parabola dell’eroe che alla fine se ne va con le pive nel sacco.

Non sono mai diventato un trader.

Però ad un certo punto ho capito che se avessi dedicato tutto questo tempo ed energie ad acquisire nuove skills avrei fatto un investimento più profittevole.

E forse questa è la morale.

M