Sei quello che fai?


Nella mia bolla si condividono locandine di tour, foto di concerti soldout, anteprime di album in uscita.

Il mio amico e compagno di band, Elle, si rode e non si dà pace: verosimilmente noi non faremo niente neanche quest’anno.

Mi ha anche detto “non capisco come non ti manchi il suonare”.

Non sono riuscito a dargli una risposta onesta.

Ho sempre avuto la passione per la musica, fin da bambino. Nel 2011 ho addirittura deciso fosse la mia vera purpose.

Suonare per il gusto di farlo è la scusa di chi ha paura di esporsi e fallire, dicevo. Così cominciai a prendere lezioni di canto e formai una band dove scrivevo i pezzi, cantavo, suonavo e curavo la promozione.

Da quel momento in poi ogni altra attività era subordinata alla musica: accettavo lavori sottopagati, o poco stimolanti, a patto che mi lasciassero il tempo di scrivere e suonare.

Il gruppo durò solo un paio d’anni; i miei compagni di viaggio non volevano fare realmente questo nella vita.

Ma come spesso accade la serendipità premia gli intraprendenti e proprio mentre il progetto stava naufragando, Elle mi propose di entrare nella sua band.

Dal 2013 fino al 2018 insieme abbiamo scritto tre dischi e suonato circa 400 concerti, in tutta Europa ma anche in America, Messico e Russia.

Sia chiaro, non siamo mai diventati famosi, ma ci siamo tolti delle soddisfazioni.

Già durante l’ultimo tour però si percepiva un certo scoramento: non si cresceva più come prima ed era diventato pesante fare ore di van per suonare in contesti già visti.

Avremmo potuto accettarlo e farla diventare la nostra routine.

Invece, di comune accordo, ci siamo presi una pausa, che si è protratta di qualche mese, poi di un anno. Poi è arrivato il Covid.

Allora che cos’è realmente che manca ad Elle che a me non manca?

A pensarci bene è una questione d’identità e status.

Elle è per tutti “il cantante dei Go!Zilla”.

Io, sebbene fossimo arrivati a fare anche 100 concerti all’anno e suoni da tutta una vita, non mi sono mai definito musicista.

M